Trame Incise: Pio Penzo e Francesco Piazza, Dialoghi sul Paesaggio Veneto.

IN GALLERIA, INCISIONE

WOMAN ART EXPO 2025

Dal 17 al 29 maggio, alla Barchessa di Villa Quaglia a Treviso, una mostra dedicata a due grandi incisori del primo novecento italiano, Pio Penzo e Francesco PIazza. Due artisti che si sono anche conosciuti e frequentati a Treviso. Due modi diversi di affrontare l’antica tecnica dell’incisione e un soggetto in comune, il paesaggio veneto.

Pio Penzo (1926-1988) è stato un incisore e sacerdote salesiano. Nato a Schio, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove è stato allievo di Mario De Luigi e Cesco Magnolato. Dopo un periodo dedicato alla pittura, si è concentrato sull’incisione, in par ticolare sull’acquaforte. Ha esposto in numerose mostre internazionali e ha ricevuto numerosi e importanti riconoscimenti. Le sue opere sono presenti in musei e collezioni private in tutta Europa.

Francesco Piazza (1931-2007) è stato pittore, incisore e poeta. Nato a Venezia, ha operato principalmente a Treviso. La sua carriera artistica è iniziata negli anni ‘50 partecipando ad importanti manifestazioni come la Biennale di Venezia. Il suo lavoro si distingueper una profonda sensibilità verso il paesaggio veneto, influenzato da artisti come Guglielmo Ciardi e Giovanni Barbisan. Oltre all’arte visiva, ha scritto poesie e ha dedicato parte della sua vita all’educazione attraverso lo scautismo.

Entrambi hanno contribuito a mantenere viva l’incisione come forma espressiva, ma in modi diversi. Penzo con il suo approccio preciso e strutturato, Piazza con la sua visione lirica e pittorica. Il loro confronto, nella mostra alla Barchessa di Villa Quaglia, è un’opportunità per apprezzare e vedere come il paesaggio non sia solo unsoggetto, ma un vero e proprio racconto inciso sulla lastra, capace di trasmettere emozioni e atmosfere

PIO PENZO – 1926-1988

Pio Penzo, nato a Schio nel 1926, ha seguito gli studi classici e dal 1949, quando ha incontrato Mario Deluigi e Giovanni Majoli, ha frequentato i loro studi d’arte fino al 1956. Come incisore ha seguito la guida di Cesco Magnolato, all’Accademia di Venezia. Nel 1954 ha completato gli studi di teologia e dal 1956 fino alla morte, avvenuta nel 1988, ha insegnato nella Scuola Grafica presso la Fondazione Cini di Venezia, nell’isola di San Giorgio. La prima personale, tutta di dipinti, allestita a Verona, risale al 1956.
In quegli anni lasciava quasi definitivamente la pittura dedicandosi prevalentemente all’incisione.
Nel 196l partecipava al primo convegno nazionale di grafica a Stresa. Nel 1963, a Montreal, vinceva il primo premio alla mostra del libro d’arte e nello Stesso anno teneva la prima personale di disegni ed incisioni alla Bevilacqua La Masa di Venezia. Una seconda personale di sole incisioni nel 1964, a San Vidal, sempre a Venezia. Negli anni tra il 1965 e 1969 numerose personali e rassegne tenute a Schio, Varese, Treviglio, Verona, Vicenza e Valdagno, la terza personale alla Bevilacqua La Masa e l’Intergrafik di Berlino del 1966, trasferita l’anno successivo in Polonia, Norvegia, Inghilterra ed URSS, alla Settimana dell’Italia a Mosca. Con gli incisori Veneti in collaborazione con gli istituti italiani di cultura del Medio Oriente, a Tripoli, Tunisi, Beirut e Cairo nel 1968.
Negli anni dal 1970 al 1976 le principali esposizioni sono state alla Tizianesca di Vicenza, la Biennale dell’Incisione di Venezia e la Fiera Grafica di Milano. Due personali contemporaneamente a Venezia nel 1971, alla Bevilacqua La Masa ed alla Sant’Angelo, e sempre personali alla “Città di Treviso al Casino di Saint Vincent ed alla “Scaletta di Milano”. Da gennaio ad ottobre dello stesso anno ha partecipato come espositore permanente fuori concorso alla prima rassegna internazionale della R.I.A.M., nelle principali città italiane. Nel 1972 personali allo “Sprone” di Firenze, alla “Chiocciola” di Padova, alla “Canova” di Roma e al premio “Brunellesco di Firenze.
Nel 1973 ha inaugurato la galleria di Valdobbiadene dell’amico Luciano Rasera con un’antologica e personali alla Etrusca di Roma, ll “Gritta” di Mantova e al Tezzon di Camposanpiero. Il 1974 inizia con una antologia alla galleria “Vallombrense di Parigi e di Biarritz ed a Schio, personali al Centro Internazionale della Grafica a Venezia viva e a Thiene nel 1975 con la parteci pazione alla selezione”Anno Santo” a Roma e al premio Toscana a Firenze.
Nel 1976 trofeo del “Purismo mostre di Pescara, gruppo di opere al “Festival della Grafica di Salerno e personale alla galleria di “Piazza dei Domenicani di Bolzano.
Ultime mostre: Personali al Centro Europeo di Palazzo Polverosi, a Roma; alla Fondazione Giorgio Cini, a Venezia, Con la Cartella dell’Egitto, comprendente 37 acqueforti; alla Delfino di Rovereto ed al De Tuoni di Treviso.

Dal 17 al 29 maggio 2025

Giovedi, venerdì, sabato e domenica, dalle 15.00 alle 19.30

Chiuso il Lunedi, martedì e mercoledì

0422 430584 – 328 4851819

Francesco Piazza, Venezia 1931 – Treviso 2007.

Sviluppa la sua attività artistica a Treviso dove si accosta giovanissimo all’arte figurativa.
Partecipa alle più importanti manifestazioni artistiche degli anni dal ‘51 al ‘56 quali la Biennale d’Arte Triveneta di Padova, la Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, la mostra dell’Incisione Contemporanea all’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia, gli Incontri della Gioventù di Roma, la Mostra Nazionale del Disegno e dell’Incisione Moderna di Reggio Emilia, la Mostra Triveneta del Bianco e Nero di Udine.
La tradizione più nobile della pittura e della grafica veneta, che da lui trae espressione singolare, la sensibilità creativa, sobriamente vigilata da una cultura aristocratica, gli hanno valso collocazioni di rilievo nelle principali manifestazioni artistiche italiane ed estere quali: Contemporary Italian Artists a Cleveland e Boston; Grafica Veneta Contemporanea in Urss: Mosca – Museo Puskin, Alma Ata – Galleria d’Arte Moderna, Leningrado – Museo dell’Hermitage; Genève, Idecom S.A.; Venezia, Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista; Biennale di Incisione “Alberto Martini” di Oderzo; Londra, Barbican Centre: “Print Europe”, ed hanno permesso alla sua opera di affermarsi in una serie considerevole, per numero ed importanza internazionale, di esposizioni personali.